Ho scelto di essere me per essere viva. Per interrompere la perenne attesa di qualcuno che arrivasse a offrimi qualcosa. Per smettere di sentirmi in debito verso tutti. Per non farmi più imporre le scelte di chi, giurando di farlo per me, pensava solo a se stesso. 

Proponevo e mi dicevano di ridimensionare le ambizioni, di smettere di sognare. Mi prospettavano una vita di abitudine all’insoddisfazione. Ripetevano che se non volevo soffrire dovevo rassegnarmi al destino di quelli come noi. Ma dicendo noi, a chi si riferivano? Io non mi rispecchiavo in loro.  

Malgrado tutto ero così condizionata da sentirmi in colpa all’idea di ribellarmi e sceglievo loro, ma ogni volta che lo facevo la mia sofferenza cresceva. Finché mi accorsi che a insegnarmi la felicità erano persone infelici. Vivevano come suggerivano a me eppure non avevano quel che mi promettevano, perché? 

Capii che era tutta una menzogna e non volevo più accettarla. Non mi restava che mettermi in gioco, credere in me stessa e tirare fuori la mia vera essenza. Così ho deciso di prendere in mano la mia vita, ME LA SONO CERCATA e ora sono orgogliosa di me e del mio coraggio.