15Lug/23

Donne al comando nelle startup

Sebbene ci siano stati #progressi significativi negli ultimi anni, le #donne rimangono sottorappresentate nel settore della #tecnologia. Secondo un report del 2020 di Silicon Valley Bank, solo il 28% delle #startup ha una donna in un ruolo di comando, e questo malgrado la #leadership femminile porti prospettive uniche e preziose.  
A rincarare la dose c’è un altro report del 2020, del Peterson Institute for International Economics, che ha rilevato come le aziende, con almeno una donna nella leadership, generano un rendimento degli utili netti del 6% più alto rispetto alle aziende con solo leader uomini.  
Evidentemente, l’inclusione delle donne non è solo giusta dal punto di vista etico, ma è anche un vantaggio per le performance aziendali. Allora come mai questa tendenza è così radicata? Da più parti viene evidenziata la necessità di un cambio di mentalità radicale verso la #discriminazione professionale, legata al sesso. 
 
A sostenere l’importanza, e la promozione, dell’aumento della rappresentanza femminile nel settore esistono molte iniziative. Per esempio, organizzazioni come Girls Who Code e Women Who Tech forniscono #formazione e risorse per aiutare le donne a entrare e avere successo nel settore #tech. Le #reti di supporto, la #mentorship e la formazione possono aiutare a superare le barriere e a creare un ambiente più equo.  
 
Anche io, nel corso della mia #carriera, ho visto spesso sminuire il mio lavoro solo perché donna. Questo senso di ingiustizia ha alimentato la determinazione ad affermarmi e a pretendere il riconoscimento della mia professionalità.  
Ora sono felice di occuparmi di imprenditoria femminile e di collaborare con donne in carriera che ogni giorno lottano per affermarsi nel proprio settore.

19Lug/21

Ho un nuovo ruolo in Collesi Beauty

La mia crescita in Collesi Beauty è stata rapida come l’andatura dei treni ad alta velocità, da cui salgo e scendo quotidianamente per spostarmi tra Pesaro e Milano. Sono abituata ai ritmi serrati, quindi non mi spaventano il lavoro e gli orari lunghi, ma questa volta è diverso. Non sento il peso delle giornate, perché le soddisfazioni che mi sto togliendo in quest’esperienza sono davvero entusiasmanti. Sono stata ripagata dell’impegno profuso a dimostrazione che la meritocrazia esiste e che chi vuole crescere ha il coraggio di osare.
Collesi è un’eccellenza totalmente Made in Marche, abituata a primeggiare tra le birre e i distillati. Da dicembre 2020, ha raggiunto con il Gin un risultato che da tanti anni già identifica la sua birra artigianale: prodotto italiano più premiato al mondo.
Quando sono entrata in Collesi mi sono domandata quale potesse essere il segreto del successo della sua birra. Certo, l’altezza e l’esposizione delle colture è irripetibile, così come avere la fonte del Monte Nerone praticamente a ridosso dell’azienda. Ma, oltre ai fattori naturali, ho potuto apprezzare l’attenzione, la passione e l’impegno con cui il fondatore (Giuseppe Collesi) lavora ogni giorno per migliorare i prodotti. Non basta nemmeno vincere, si deve puntare a una qualità sempre più alta.
La divisione Beauty, ultima nata in famiglia, è composta da Cosmetics e da Parfum. La prima parte dalla birra artigianale, un prodotto dai molteplici benefici, usato per la bellezza sin dai tempi dei Fenici, per realizzare una gamma cosmetica premium. La seconda dai nostri distillati per ottenere fragranze per la persona e gli ambienti.
Custodiamo le nostre formule gelosamente. Per questo nella cosmetica produciamo autonomamente, monitorati dal nostro laboratorio di ricerca interno, e nella profumeria tutto nasce dalle nostre distillerie.
Siamo impegnati in un programma di crescita che deve proiettare il brand a raggiungere, nel medio periodo, la leadership. Come già fatto con il birrificio e la distilleria. A settembre saremo protagonisti a Milano con l’apertura del primo Collesi Store (ne seguiranno altri quattro entro il 2022 tra Venezia e Roma) e la presenza a uno degli eventi più importanti della Design Week.